La Nebbia
Nella nebbia ci sono due mondi. Uno che si nasconde, fatto di certezze e di realtà concrete. Uno che si mostra, privo di contorni e colmo di dubbi e smarrimento.
Ci hanno educati a considerare questo fenomeno atmosferico un disagio, una calamità. Blocca le nostre frenetiche ed organizzatissime vite. Rallenta programmi, lavori, auto.
La realtà del quotidiano, così tangibile e prevedibile, si trasforma in un viaggio senza tempi certi, senza orizzonti e riferimenti. I colori si spengono. Il sole sparisce. L’aria si fa pesante, ricolma di gas di scarico. Gli umori tendono come per osmosi a diventare grigi, depressi. La vita animale e vegetale rallenta quasi fino a sembrare morta.
Eppure, a chi sa cogliere un'opportunità anche laddove sembrano non essercene, la nebbia offre un grande privilegio. Privandoci delle nostre sicurezze e abitudini, destabilizzando i nostri sensi, ci mette di fronte ad una scelta.
Un muro, di nebbia appunto. Da scalare, aggirare, buttare giù. Non con fatiche fisiche o strumenti. Ma solamente col pensiero. Adattandosi come è nostra natura fare.
Esplorando questo mondo in bianco e nero: dove ogni cosa diventa confusa, nascosta, pronta ad essere scoperta. E’ un invito a rallentare, a prendersi del tempo per pensare, per rivalutare ogni cosa, anche la più effimera e solitamente ignorata.
Ecco allora che immersi in questa dimensione fumosa ci vengono incontro le cose. Nella loro essenza più pura. Un albero, un lampione, un muro scrostato, un sentiero, un fosso, l’acqua che scorre lenta, un airone, le linee dei campi, un vecchio casolare, un pescatore di battistiana memoria.
La nebbia nasconde per mostrare. Toglie per restituire. Ci ricorda che le certezze della vita possono essere illusioni contro cui scontrarsi, mentre ciò che conta veramente sta nelle piccole cose. Quelle a pochi palmi dal naso. A portata di mano. Che abbiamo dimenticato ad apprezzare, a cogliere, a proteggere.
La nebbia è un’opportunità. Per guardarsi dentro mentre a fatica ci si guarda attorno.
E c’è un luogo più di altri dove questa ha deciso di prendere dimora, diventandone emblema. Non serve nemmeno nominarlo. Basta lasciarsi andare, seguendo la corrente. Lo incontrerete, vi verrà incontro. Soprattutto, in un giorno di nebbia...
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